Un vibratore smart in grado di aiutare le donne a raggiungere il massimo del piacere diventa un’installazione artistica al Ces di Las Vegas
Las Vegas – Prendi un vibratore, consuma un orgasmo e fanne un’opera d’arte. Potrebbe sembrare l’inizio di una scena di un film erotico, in realtà si tratta di Artgasm, un progetto senza precedenti che andrà in scena per la prima volta tra i padiglioni del Consumer Electronics Show. L’idea (o trovata, dipende dal punto di vista) arriva da Lioness, giovane impresa nata la scorsa estate per vendere un vibratore dotato di sensori per misurare forza, movimento e temperatura toccati nel momento di massimo piacere durante l’atto sessuale.
Raccogliendo i dati (che restano anonimi) sulle contrazioni dell’area pelvica ogni donna può farsi un’idea di quali condizioni e movimenti aiutino a raggiungere l’orgasmo e quanto tempo occorre in media. La scommessa del team Lioness è quella di trasformare le sensazioni in un’installazione per creare una forma di arte. Alla base c’è il desiderio di offrire alle donne un altro modo di vivere la propria sessualità, partendo dalla comprensione e dall’apprezzamento del loro corpo, più facile da attuare tramite la trasposizione artistica.
Sulla carta il discorso è interessante, ma va detto che fino a propria contraria non bisogna aspettarsi miracoli artistici, poiché nell’unico video pubblicato sul sito aziendale l’orgasmo è rappresentato da una serie di cerchi di dimensioni differenti che cambiano forma a ritmo di musica. Di sicuro c’è che Lioness è una impresa giovane con potenziale, anche perché insieme al Ceo e co-fondatrice Liz Klinger, artista specializzata nel disegno di corpi umani, in particolare femminili, e prima ancora rappresentante per la vendita di sex toys firmati Passion Parties, c’è l’esperto di dati e intelligenza artificiale James Wang, cofondatore ed ex dipendente di Bridgewater, il più grande hedge fund al mondo, e già impiegato in Google X.
Partiti raccogliendo finanziamenti per 1,4 milioni di dollari, dall’agosto dello scorso anno hanno distribuito più di 1.000 vibratori su prenotazione e assunto sette dipendenti. La stessa Klinger ha spiegato, inoltre, come il Lioness Vibrator sia un prodotto frutto di decenni di ricerca nel campo sessuale e conti sul sostegno di medici e terapisti.
Ora con la mossa dell’orgasmo artistico hanno acceso i riflettori della stampa mondiale su di loro e, in attesa della prima di Artgasm al Ces, hanno già annunciato che continueranno l’esperimento con diverse altre tappe primaverili in giro per gli Stati Uniti, con installazioni e i relativi risultati disponibili all’interno dell’app (iOS o Android) collegata al vibratore.