Ventisette occhi sorvegliano il centro storico di Città di Castello a tutela della sicurezza urbana e del patrimonio storico, artistico e architettonico della città. Sono le telecamere del nuovo impianto di videosorveglianza a circuito chiuso che l’amministrazione comunale ha acceso dopo l’approvazione da parte del consiglio comunale del regolamento che disciplina il funzionamento dell’infrastruttura tecnologica. Progettato dall’Ufficio Tecnico e dal Servizio Sistemi Informatici e Telematici del Comune, il sistema è stato allestito con un investimento di 135 mila euro finanziato con i fondi del Puc 2 della Regione dell’Umbria e copre attualmente le piazze e le vie principali racchiuse all’interno delle mura urbiche, il percorso delle scale mobili del bastione del Cassero, piazzale Ferri e il parcheggio sotterraneo di piazza Servi di Maria. Utilizzando la connessione in fibra ottica a banda ultra-larga, 24 ore su 24 le telecamere registrano immagini che, negli orari di servizio, sono visionate in tempo reale dalla centrale operativa della Polizia Municipale sotto il loggiato Bufalini e sono a disposizione delle forze di polizia, che presto saranno collegate direttamente al sistema. Con immagini in alta definizione l’impianto sorveglia nei minimi particolari le zone di competenza ed è in grado di garantire riprese anche in condizioni di scarsissima luminosità. “L’amministrazione comunale non arretra sul versante della sicurezza, ma investe con un intervento concreto per la promozione della legalità e della civiltà”, affermano il sindaco di Città di Castello e l’assessorato alla Sicurezza Pubblica, nel sottolineare che “l’installazione dell’impianto di videosorveglianza risponde al “duplice obiettivo di svolgere un’azione deterrente che aumenti la sicurezza delle persone e di facilitare l’identificazione da parte degli organi competenti dei responsabili di vandalismi, episodi di criminalità e violazioni dell’ordine pubblico”. Il sistema viene utilizzato nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza pubblica e la tutela della privacy dei cittadini è garantita da un regolamento che stabilisce con esattezza le modalità di trattamento dei dati personali rilevati mediante le riprese e i soggetti autorizzati a visionare le immagini. Ognuna delle postazioni, inoltre, è segnalata da un’apposita cartellonistica che ne rende immediatamente percepibile la presenza a chi si trovi a frequentare i luoghi sottoposti a sorveglianza. Dopo la registrazione, le immagini sono archiviate nel server del sistema informatico comunale per consentire di soddisfare eventuali richieste dell’autorità giudiziaria finalizzate all’esercizio delle attività di prevenzione e repressione dell’illegalità. “Il sistema ha già avuto modo di dimostrare la sua efficacia e l’utilità nel supportare l’attività di indagine degli organi preposti alla tutela dell’ordine pubblico – puntualizzano il sindaco e l’assessorato competente – e siamo convinti che possa dare un importante contributo nella prevenzione dei reati, non solo contro le persone, ma anche contro il patrimonio, aumentando la percezione di sicurezza dei cittadini”. Ecco perché è già in programma di estendere la copertura dell’impianto al resto del territorio comunale, a partire dagli svincoli della E45 attraverso i quali possono transitare gli autori di furti in città provenienti da altre regioni del Paese, sulla cui presenza le telecamere potrebbero fornire in tempo reale alle forze di polizia le informazioni utili alla cattura. Per l’ampliamento della rete di videosorveglianza sono già disponibili le postazioni dell’illuminazione pubblica installate negli ultimi anni nel territorio comunale, che sono dotate di un sistema di tele-gestione predisposto anche per l’installazione di telecamere a circuito chiuso.