Il problema delle notizie false sta diventando sempre più difficile da arginare e i social network stanno sviluppando degli strumenti per segnalare le fake news. Ecco quali sono e come utilizzarli
Da Mark Zuckerberg (creatore di Facebook) a Jack Dorsey (fondatore e CEO di Twitter), tutti sono concordi nell’affermare che le fake news stanno diventando un problema sempre più grosso per le piattaforme social, che non riescono più a gestirle e contrastarle. Ma non solo. Alcuni esperti di comunicazione e di politica sono convinti che le notizie false pubblicate e diffuse sulle piattaforme social abbiano recentemente avuto un’influenza su eventi politici importanti come il referendum per l’uscita della Gran Bretagna dall’Europa o l’elezione del presidente degli Stati Uniti nel 2016. Un fenomeno, quello delle fake news, che non si riesce ad arginare, nonostante i social network abbiano cercato in tutti i modi di combatterle (ad esempio, Facebook ha apportato delle correzioni all’algoritmo che gestisce la sezione Notizie, ma i risultati sono stati finora piuttosto deludenti).
Sul Web esistono delle vere e proprie “centrali” che producono notizie false e che vengono poi pubblicate sui social network su account e pagine che vantano milioni di followers e di “mi piace”. In casi del genere è difficile valutare per un utente poco informato se si tratti realmente di una fake news o piuttosto di una notizia vera e in molti casi basta leggere il titolo per venire condizionati. Grazie a questo sistema basato su notizie apparentemente vere e titoli ad effetto, le fake news diventano virali e arginarle è molto complicato.
Ma alcuni sforzi per bloccare le notizie false sono stati fatti e hanno portato anche ad alcuni buoni risultati. Sul Web sono presenti degli strumenti che permettono di verificare se una notizia sia vera o se è stata inventata. In molti casi basta fare attenzione ai dettagli, come ad esempio alla fotografia a corredo dell’articolo. O confrontare il testo dell’articolo con altre fonti presenti sulla Rete. Esistono anche dei siti specializzati nello scoprire le fake news. Ecco i migliori strumenti per combattere le notizie false.
Il Red Button del Ministero dell’Interno
In vista delle elezioni politiche 2018, il Ministero dell’Interno, con l’aiuto della Polizia postale, ha creato il Red Button, uno strumento presente sul sito commissariatodips.it che permette agli utenti di segnalare le fake news direttamente alle forze dell’ordine. Lo strumento è stato sviluppato dal Centro anticrimine informatico per cercare di arginare le notizie false durante il periodo della campagna elettorale. Per utilizzare il Red Button basta collegarsi al sito commissariatodips.it e premere sul tasto rosso presente in home page con la scritta “Segnala online Fake News”. Si aprirà una nuova finestra nella quale poter segnalare la notizia falsa: si dovrà inserire il proprio indirizzo e-mail, l’indirizzo web contenente la fake news, il social network dove è presente e altre informazioni aggiuntive utili per facilitare l’indagine della Polizia.
A questo punto entrano in gioco gli esperti del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (CNAIPIC) che cercheranno notizie aggiuntive per capire se si tratta realmente di una notizia falsa. Se le indagini avranno dato esito positivo, il Commissariato di PS Online pubblicherà sui propri canali ufficiali una notizia per smentire la fake news. Inoltre, si potrà segnalare la “bufala” anche alla piattaforma social per farla eliminare il prima possibile.
Controllare la data delle immagini
In molti casi le notizie false vengono costruite talmente bene che è molto difficile riuscire a distinguerle da quelle vere. In casi del genere, bisogna fare attenzione ai dettagli, come ad esempio le foto a corredo della notizia. Se nell’articolo c’è qualche riferimento a un avvenimento storico, controlliamo se l’immagine a supporto si riferisca veramente a quell’evento. L’estensione per Google Chrome RevEye Reverse Image Search permette di ricercare la data esatta di una foto grazie a una ricerca incrociata sui motori Tineye, Google, Bing, Yandex e Baidu. Se scopriamo che l’immagine è antecedente all’evento descritto, allora vorrà dire che si tratta molto probabilmente di una “bufala”.
Affidarsi ai debunker
I debunker non sono un vero e proprio strumento per combattere e neutralizzare le fake news, il termine si riferisce a individui che vanno alla ricerca di notizie false per verificarle ed eventualmente smascherarle. La parola debunker in italiano si traduce con “demistificatore” e negli ultimi anni ci sono alcuni esperti che sono riusciti a conquistare la fiducia degli utenti per il lavoro che svolgono quotidianamente in quest’ambito. Alcuni dei più noti sono Paolo Attivissimo, che spesso aggiorna il suo sito con le ultime fake news pubblicate sulla rete, e a David Puente, che ha portato avanti diverse inchieste per smascherare le “fabbriche di notizie false”.
Facebook si affida agli utenti
Una delle aziende più attive nel contrastare le fake news è Facebook. Dopo la vittoria di Trump alle elezioni per il presidente degli Stati Uniti e le accuse che molti esperti di comunicazione hanno rivolto a Facebook, Mark Zuckerberg si è convinto a investire nello sviluppo di nuovi strumenti per combattere le fake news. Diverse le idee portate avanti dal creatore di Facebook, ma poche quelle che hanno dato risultati soddisfacenti. Per questo motivo, Zuckerberg ha deciso di intervenire direttamente sull’algoritmo che gestisce la sezione Notizie di Facebook e di chiedere aiuto agli utenti.
L’algoritmo che gestisce il News Feed ha diminuito l’importanza delle pagine, perlomeno di quelle ritenute poco “interessanti e stimolanti” per il dibattito pubblico. Invece, per capire quali sono le fonti autorevoli, sono direttamente gli utenti a doverle segnalare al social network. Facebook confronterà i suggerimenti degli utenti con quelli dei propri esperti e creerà una sorta di classifica con le fonti più autorevoli. Questo nuovi sistema entrerà in vigore a febbraio 2018.
I siti che contrastano le fake news
Per controllare se una notizia letta su un social network sia effettivamente una fake news, è possibile chiedere aiuto anche ad alcuni siti internet specializzati nel riconoscere le notizie false. I due più famosi sono butac.it (Bufale un tanto al chilo) e bufale.net. I due siti web svolgono un lavoro identico a quello dei debunker: girano la Rete alla ricerca delle “bufale” e poi le pubblicano sul proprio sito internet evidenziandone l’inattendibilità.
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