E sono previste anche sanzioni ed indennizzi in caso di inadempienza.
La Commissione Bilancio del Senato ha approvato nella giornata di ieri un emendamento che blocca la fatturazione a 28 giorni nel settore delle telecomunicazioni ed in quello televisivo.
Che si tratti quindi di connessione ad internet domestica e di tariffe degli operatori fissi e mobili (Wind Tre, TIM, Vodafone, MVNO, ecc.) , o di pay TV (sì anche Sky dovrebbe essere coinvolta), le scadenze torneranno mensili (o multipli). L’unica eccezione sono le promozioni non rinnovabili o inferiori al mese. L’emendamento si rivolge infatti “agli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche, senza distinzione in ragione della tecnologia utilizzata nell’erogazione dei propri servizi“.
Sono inoltre previste sanzioni a carico delle aziende che non si adegueranno e conseguenti indennizzi per gli utenti, che scatteranno per tutte le società che non si adegueranno entro 120 giorni. L’indennizzo una-tantum ammonta a 50€, e sarà maggiorato di un euro per ogni giorno di fatturazione illegittima.
A vigilare sulla corretta applicazione della norma provvederà l’AGCOM, e per rendere il tutto più efficace, le sanzioni previste sono state corrette al rialzo, e varieranno tra un minimo di 240.000€ ed un massimo di 5 milioni di euro.